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Altra differenza rispetto alla denuncia è quella for every cui il diritto di querela non può essere più esercitato se vi è stata rinuncia espressa (da farsi con le medesime modalità previste per la querela) o tacita da parte di colui al quale ne spetta l’esercizio (art. 124, 2° comma c.p.)

In concreto, for everyò, la questione va letta sotto una luce differente nell’ipotesi in cui il credito rinvenuto dal curatore fallimentare sia originato da fatture for every l’attività lavorativa regolarmente espletata dalla società ed espressamente riconosciute in sede d’omologazione del concordato preventivo, prodromico alla pronuncia di fallimento.

Questa differenza ha dei riflessi importanti anche su altri aspetti: advert esempio, la querela deve essere sporta entro determinati limiti di tempo, può essere rimessa e vi si può perfino rinunciare preventivamente. Insomma: sono davvero molte le differenze tra denuncia e querela. Esaminiamole.

È possibile rimettere la querela prima che intervenga la sentenza di condanna. La remissione estingue il reato.

one. Quando vi è pericolo che la libera disponibilità di una cosa pertinente al reato possa aggravare o protrarre le conseguenze di esso ovvero agevolare la commissione di altri reati, a richiesta del pubblico ministero il giudice competente a pronunciarsi nel merito ne dispone il sequestro con decreto motivato. Prima dell’esercizio dell’azione penale provvede il giudice for every le indagini preliminari.

nel caso in cui rappresentanti sportivi abbiano avuto notizia di imbrogli nelle competizioni sportive.

Non è trascurabile, nonostante spesso vengano considerati sinonimi, la differenza tra querela e denuncia: entrambe, infatti, hanno lo scopo di informare circa la commissione di un reato e dare, quindi il via alle indagini investigative da parte delle Forze dell'Ordine.

Nel caso di una denuncia se il pubblico ministero ravvisa la sussistenza di un reato che sia perseguibile d’ufficio il procedimento si avvia a prescindere dalla volontà della persona offesa dal reato medesimo o del denunciante.

La previsione di cui all’art. 321 c.p.p. riconosce al giudice il potere di disporre il sequestro preventivo quando vi è pericolo che la libera disponibilità di una cosa pertinente al reato possa aggravarne o protrarne le conseguenze ovvero agevolare la commissione di altri reati. Ne consegue che il pericolo rilevante, ai fini dell’adozione del sequestro, deve essere inteso in senso oggettivo, come probabilità di danno futuro, connessa all’effettiva disponibilità materiale o giuridica della cosa o al suo uso, e deve essere concreto e attuale, e for each « cose pertinenti al reato» sono anche quelle che risultino indirettamente legate al reato for every cui si procede, sempre che la libera disponibilità di esse possa dare luogo al pericolo di aggravamento o di protrazione delle conseguenze di detto reato ovvero all’agevolazione nella commissione di altri reati. Cass. pen. sez. IV 8 ottobre 2007, n. 36884

Un'altra differenza tra querela e denuncia è rappresentata dai termini entro i quali questi because of atti possono essere esposti: infatti, data la gravità dei reati, for every quanto art 585 codice penale riguarda la denuncia non vi sono dei termini specifici da rispettare per la presentazione di questa, pertanto, può essere presentata senza particolari termini temporali.

two bis. Nel corso del procedimento penale relativo a delitti previsti dal capo I del titolo II del libro secondo del codice penale il giudice dispone il sequestro dei beni di cui è consentita la confisca (1).

Altra differenza, derivante sempre dalla suddetta diversità nella natura dei reati procedibili a querela rispetto a quelli procedibili d’ufficio, è quella for every cui la querela, al contrario della denuncia, può essere “rimessa”.

Il "fumus commissi delicti" for each l'adozione di un sequestro preventivo finalizzato alla confisca, pur non dovendo integrare i gravi indizi di colpevolezza di cui all'artwork. 273, necessita comunque dell'esistenza di concreti e persuasivi elementi di fatto, quantomeno indiziari, che consentano di ricondurre l'evento punito dalla norma penale alla condotta dell'indagato, non potendosi il giudice limitare alla semplice verifica astratta della corretta qualificazione giuridica dei fatti prospettati dall'accusa (Sez. five, 24249/2021).

La materia di misure cautelari reali, la proponibilità della questione relativa alla sussistenza del “fumus” del reato non è preclusa dalla circostanza che il Pubblico Ministero abbia nel frattempo disposto la citazione diretta a giudizio dell’imputato. (In motivazione, la S.C. ha osservato che l’ipotesi di instaurazione del processo di cui all’art. 550 cod. proc. pen.

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